Dopoguerra e fascismo a Piacenza (1919-1922)

Dalle lotte sociali alla marcia su Roma

Dopoguerra e fascismo a Piacenza
Dopoguerra e fascismo a Piacenza

Fabrizio Achilli
Collana "Saggi" - STORIA n. 1
Anno 2003 - € 16,00
cm 12,5 x 19,5 - 216 pagine
Brossura

Fabrizio Achilli indaga l'avvento del fascismo a Piacenza, delineando un quadro della situazione sociale ed economica allo scoppio della Prima Guerra Mondiale per poi soffermarsi sul dopoguerra, sul ruolo giocato dalla piccola proprietà contadina e dai ceti medi cittadini, sull'estremismo rivoluzionario delle lotte sociali nel convulso "biennio rosso" e sul mancato formarsi di un'alleanza democratica riformatrice. Il mondo liberale entra in crisi, nascono il Partito Popolare e il Partito Comunista d'Italia, si occupano le fabbriche e si lotta nelle campagne, mentre si verificano i primi episodi di squadrismo violento e il fascismo si va delineando pienamente come movimento politico, con l'entrata in scena di Bernardo Barbiellini Amidei (1896-1940), fondatore de "La Scure", deputato e podestà di Piacenza.

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